La scuola Senza Zaino

Aderiscono le scuole dell’infanzia di S. Cassiano a Vico, Ponte a Moriano, S. Michele di Moriano; le scuole primarie di S. Pietro a Vico, Saltocchio; la scuola secondaria di secondo grado (corso a)

Noi sentiamo forte il bisogno di migliorare la scuola italiana in modo che sappia superare una fase di stanchezza e di risultati poco brillanti e sappia, nello stesso tempo, guardare con fiducia in avanti in modo da rispondere positivamente alle sfide imponenti del Terzo Millennio

Per ciò nelle scuole che seguono il nostro modello…

togliamo lo zaino per aggiungere 
più opportunità agli alunni di imparare meglio ciò che è previsto dai programmi di insegnamento sviluppando alti gradi di competenze sociali e cognitive

togliamo lo zaino per aggiungere 
stimoli che sollecitino negli alunni: il senso della ricerca, la costruzione dei saperi, le capacità di progettare e le competenze per risolvere problemi

togliamo lo zaino per aggiungere 
negli alunni il senso di responsabilità e le capacità di cooperazione, autonomia , indipendenza, alimentando costantemente un’educazione alla cittadinanza

togliamo lo zaino per aggiungere 
docenti più preparati e aggiornati sulle innovazioni didattiche, capaci di costruire comunità professionali che scambiano pratiche

togliamo lo zaino per aggiungere 
spazi attrezzati in aree di lavoro nelle classi, laboratori e ambienti di lavoro adeguati per alunni e docenti nelle scuole, materiali didattici, giardini allestiti

togliamo lo zaino per aggiungere 
gli stimoli che ci provengono dal constante confronto con le molte scuole europee e americane, ma anche con le scuole italiane di eccellenza

 

Perché togliere lo Zaino?

Come in altre parti del mondo in Italia gli alunni vanno a scuola con uno zaino simile a quello usato dagli escursionisti e dai soldati per affrontare luoghi impervi. Lo zaino rappresenta pertanto la metafora di una scuola inospitale.

Per ciò immaginare scuole dove non si usa lo zaino significa togliere un oggetto per aggiungere molte altre cose. Per noi si tratta di creare un ambiente capace di accogliere la persona nella sua interezza, dove un apprendimento basato sulle competenze si intreccia con un apprendimento orientato all’autonomia, alla ricerca, al fare, alla partecipazione degli alunni, alla considerazione della pluralità di intelligenze, stili cognitivi, globalità dei linguaggi. Tanto gli spazi dell’aula, quanto quelli in comune (laboratori, biblioteche, stanze docenti, giardini ecc.), nonché l’arredo e le attrezzature didattiche in dotazione, offrono una visione concreta del modello che vogliamo perseguire.

Le scuole Senza Zaino tengono presenti 3 valori: l’ospitalità, riferita alla funzionalità dell’ambiente, ma anche all’accoglienza della diversità; la responsabilità in quanto gli alunni sono protagonisti nel e del loro apprendimento; la comunità nel senso che l’apprendimento è promosso nella relazione e che la scuola è una comunità di docenti che scambiano pratiche.

I 3 valori: si concretizzano in 6 scelte pedagogiche: l’esperienza e la ricerca, Il senso e i sensi, la centralità dell’attività, la co – progettazione, la valutazione come valutazione autentica, l’aula come mondo vitale.

Inoltre SZ si è dotato di 2 strumenti per progettare le attività:  il Global Curriculum Approach  e le 4R.

Senza Zaino non è un modello predefinito, ma un percorso di ricerca – azione in continuo cambiamento, che sollecita l’autonomia e la partecipazione degli alunni alla gestione delle scuola e delle attività didattiche, valorizza il contributo e la libertà di insegnamento di ciascun docente in una prospettiva di comunità di pratiche e incentiva l’inclusione dei genitori.